Chi Sono
Mi considero un iconografo dilettante che ha scoperto questo genere di pittura nel 2014 presso il Monastero di Santa Maria di Pulsano.
Per vari motivi si è perso un patrimonio preziosissimo da un punto di vista spirituale, culturale, culturale ed artistico che ha segnato la tradizione occidentale per oltre dodici secoli. E’ la tradizione artistica bizantina che, a partire da Giotto, ha smarrito il suo canone a favore di un arte che ha messo sempre più in risalto l’essere umano. Oggi c’è una nuova riscoperta del mondo bizantino ed iconografo.
L’iconografo non “crea “e non segue la propria fantasia,ma si conforma a modelli antichi, archetipi spirituali immutabili e non firma le sue opere, consapevole di essere un messo per la trasmissione della tradizione della Chiesa.
L’arte sacra di iconografo è conosciuta come “teologia visiva” perchè può essere capita e letta da tutti i credenti, compreso gli illetterati. E’ narrativa ed istruttiva ed indirizza non solo la nostra visione,ma anche le nostre emozioni ed esperienze.
La manifestazione del significato più profondo rappresentato dall’icona santa richiede dal suo osservatore un chiarimento interno e permette che noi penetriamo il suo significato nascosto. Secondo la provvidenza divina, ogni icona che si dipinge dovrebbe essere unica. Siamo consci del fatto che i numerosi credenti dirigeranno le loro preghiere e timori davanti alle icone e esse stesse diventeranno oggetti di devozione e venerazione.
Mi sono perfezionato nel corso degli anni presso il Monastero di Santa Maria di Pulsano con grandi maestri quali Alfonso Caccese,Luca Saponaro e Matteo Mangano.Presso il Monastero ho potuto attingere non solo alla spiritualità orientale,ma anche a quella monastica,scoprendo i tempi e gli spazi della preghiera,il senso della meditazione e di comunione con la fraternità.L’arte si impara con l’impegno e il sacrificio.L’arte sacra in più necessita di preghiera e meditazione.
La tecnica iconografica si basa sulla preparazione della tavola di tiglio sagomata con il gesso di Bologna e la colla di coniglio, quindi si esegue il disegno dell’icona.
Si procede con la doratura con foglie d’oro a 23 carati e 3/4, segue la pittura con colori a tempera all’uovo che viene preparato secondo le antiche tradizioni bizantine.I materiale usati provengono dal mondo animale,vegetale e minerale. I pigmenti sono terre ed ocra oppure minerali come la malachite,i lapislazzuli ed il cinabro. La luce accentua i pigmenti importanti o che devono risaltare secondo un significato teologico stanno a significare la trascendenza del personaggio rappresentato che trasmette egli stesso la luce e non la riceve dall’esterno come nella rappresentazione dell’arte occidentale. Il bordo generalmente rosso dell’icona rappresenta il confine tra il mondo celeste e il mondo terreno.
Realizzo icone di varie dimensioni e possono essere un ottimo regalo per Comunioni,Battesimi,Matrimoni o ricorrenze quali il Santo Natale o Pasqua.Il tempo necessario per realizzarle varia da qualche settimana a mesi;e potete trovare qualche opera nelle foto allegate.